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Perché fate tanti figli?

Alescanca

Questa è la domanda che ci ha rivolto l’altro giorno un giornalista di un famosissimo settimanale (assolutamente non cristiano) per un articolo riguardo al calo delle nascite in Italia.

La domanda mi piace molto, moltissimo perché sembra che a volte ci siano piú giudizi che domande a riguardo, piú “accuse” che apertura a qualcosa di ormai fuori schema. La domanda classica è sempre la stessa: Ma l’avete voluto?. Una domanda piena di dubbi e timori che sostituisce lo stupore e la genuina bellezza di una notizia cosí bella.

Qual è il numero giusto di figli?

Ho sempre trovato che su questo argomento ci sono due grandi gruppi di persone: quelle che vogliono tanti figli a prescindere perché sono un dono di Dio, la stragrande maggioranza infatti sono cattolici ferventi; e quelle che un figlio va bene, al massimo aspiriamo alla coppietta “speriamo che nasca una femmina perché abbiamo un maschietto cosí siamo a posto”. Per noi è sempre stato un po’ diverso. Non ci siamo mai rivisti in nessuno dei due modi di vedere l’apertura alla maternitá/paternitá. Per noi è proprio un cammino non scontato, un cuore che si apre piano piano, che desidera un passo alla volta, che fa spazio nella mente e nella casa lentamente. Insomma ognuno ha la sua storia e il suo percorso. Solo credo sia davvero brutto giudicare chi ha un figlio perché non se la sente e anche chi ne ha otto perché sono “sono quelli che Dio mi manda”.

Insomma non credo ci sia un numero giusto, o piú ne hai meglio è. Conosciamo famiglie molto belle con un figlio e famiglie molto belle con otto figli a cui si sono aggiunte adozioni, affidi, ecc. Conosciamo tante famiglie tremende con un figlio e famiglie tremende con otto figli, adozioni e affidi. La bellezza di una famiglia non dipende dal numero dei figli. È la vita che ti dice quanto sei capace ad aprirti, ad accogliere secondo chi sei, la tua storia, i tuoi desideri. A volte seguiamo dei copioni prestampati del tipo “se veramente sei una famiglia cristiana allora devi avere tanti figli” se no sei un egoista o non so cosa. Ma la chiesa non dice per niente questo (leggete il Catechismo della Chiesa Cattolica al sesto comandamento quando parla di castitá nel matrimonio e Amoris Laetitia che ne parla ancora piú esplicitamente).

Perché tanti figli?

C’è da dire anche un’altra cosa peró. Mentre da un lato a volte constato che si fanno tanti figli se no non siamo veri cristiani e ti ritrovi famiglie tremende dove si è cosí impegnati in cose buone e sante che poi questi figli sono completamente abbandonati a loro stessi (purtroppo incontriamo tanti ragazzi devastati affettivamente che vengono da questo tipo di famiglie) dall’altro molte volte si fanno pochissimi figli per paura di… La paura che noto di piú è la ha paura di non dare abbastanza opportunitá dove per “opportunitá” si intende benessere, ovvero scuole migliori, spazi in casa piú grandi, vacanze o viaggi piú importanti, attivitá sportive di un certo livello, ecc.

Per noi l’opportunitá piú grande che possiamo dare ai nostri figli e prima ancora a noi come coppia e come famiglia è una relazione in piú perché nella vita l’unica cosa che conta è sapersi relazionare. Possiamo avere tutte le lauree e i dottorati del mondo, possiamo saper ballare come Roberto Bolle e suonare il piano come Einaudi, ma se poi non ci sappiamo relazionare che ci facciamo con queste cose bellissime? Un figlio e un fratello ti dá la possibilitá di imparare a relazionarti. Qualsiasi scelta per paura di qualcosa è sempre sbagliata a priori. Lo dico dal nostro bellissimo appartamento di 90 metri (la casa piú grande che abbiamo mai avuto!) dove presto saremo in sei. Nessuno ha la sua stanza e tutti dobbiamo rinunciare a qualcosa perché in casa non c’è tanto spazio, quindi si puó avere solo il necessario. Ci pesa a volte, peró ne vale la pena senza ombra di dubbio.

More is different

Il famoso premio Nobel per la fisica Phil Anderson afferma che more is different, ovvero che un sistema fatto da tanti elementi si comporta diversamente che l’insieme dei singoli elementi. Insomma, quando stiamo insieme non siamo la somma di tante singole persone, ma succede qualcos’ altro. Succede il paradosso che l’Amore quando si divide si moltiplica. Quando diamo spazio ad un figlio succede che sperimentiamo la pienezza, una gioia inspiegabile. Succede che quando arriva un fratello si trovano tutti gli spazi necessari e avere la scrivania tutta per sé tanto desiderata e implorata da Chiara non è piú cosí importante (a detta sua).

I figli sono tutti diversi: noi, ad esempio abbiamo una figlia che è molto responsabile, affidabile, generosa smisuratamente, arrogante come solo un adolescente sa essere e amante della musica; un’altra figlia che è una vera artista, amante del teatro, pasticciona oltre misura, esuberante e creativa che nasconde un cuore sensibile e ci fa disperare per quante ne combina; e infine abbiamo un super coccolone, sempre disponibile, felice a qualsiasi proposta, amante dello sport e instancabile chiacchierone; e poi siamo in trepidante attesa di Rebecca che davvero non riusciamo proprio ad immaginare come possa essere. Insomma ogni figlio è un mondo. Relazionarci con ognuno di loro è un’avventura. Offrire loro la relazione di un fratello è l’opportunitá piú grande che ci sia secondo noi.

Un viaggio nel mondo

Oggi si viaggia tanto e sembra che chi non lo fa è sfigato. Nostra figlia Chiara (12 anni!) quasi ha avuto il coraggio di “rimproverarci” il fatto che lei non è ancora stata a Parigi dimenticando che ha vissuto in tre nazioni diverse da quando è nata, è madrelingua tedesca e, grazie ad una tappa del tour di 5pani2pesci, è stata dall’altra parte del mondo lo scorso inverno. Questo per dire che oggi sembra scontato e prioritario viaggiare tanto e scoprire il mondo. Io credo che un figlio è un mondo che viene a casa tua e ti fa fare un viaggio che dura tutta la vita (io ad esempio nostra figlia Maria non la capiró mai… è un vulcano esplosivo sempre nuovo e inaspettato). Ci sono viaggi piú grandi in mondi molto piú grandi ed interessanti che nessun aereo è capace di soddisfare.

I figli sono per noi una benedizione, la piú grande opportunitá che la vita possa offrirci come famiglia, un viaggio in mondi unici che ci mettono in costante discussione come persone e ci costringono ad avere il cuore aperto. I figli a casa nostra mettono ordine nella vita, ci costringono a decidere le prioritá, quali sono le cose importanti, ci aiutano a rimanere nell’obbedienza alla vita fatta di cose a volte piccole, a volte straordinarie a volte molto faticose e frustranti. Certo, se penso che dopo anni dovremo ricominciare a litigare a chi cambia con i pannolini puzzolenti e sopravvivere alla fase gattono/cammino e apro tutto, mi prende male e penso che non ce la posso fare. Peró so che questa nuova avventura sará l’avventura piú bella.

E voi perché fate o non fate tanti figli?

p.s. so che molti di voi non riescono ad avere figli o tanti figli per motivi “tecnici” e so che in questo c’è una sofferenza grande. A voi chiedo di pregare tanto per noi famiglie che ci troviamo costantemente a fare i conti tra il nostro egoismo, la nostra apertura alla vita e la nostra dose di assunzione di responsabilitá nei confronti di questa scelta.